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OLYMPIALEX REVIEW


N°01/2019












TABLE OF CONTENTS

Parte I - KICK-OFF

IL FLOP DEL S.VITO - GIGI MARULLA DI COSENZA E LA NECESSITÀ DEGLI STADI DI PROPRIETÀ (di Enrico Benvenuto)
DIRITTI UMANI E SPORT: UNO STORICO ACCORDO TRA IL CONSIGLIO D’EUROPA E LA UEFA (di Oscar Prevosti)

Parte II - STRUMENTI

LE COLLABORAZIONI IN AMBITO SPORTIVO DILETTANTISTICO TRA IL “DECRETO DIGNITÀ” E IL “JOBS ACT DEGLI AUTONOMI”: VECCHIE CRITICITÀ E NUOVI PROBLEMI APPLICATIVI (di Giorgio Giannini)
RUSSIAN SPORT AND THE INTERNATIONAL SPORT SYSTEM (di Antonio Rocca e Francesco Alberti)

Parte III - FOCUS

LA REPRESSIONE PENALE DELLA “CORRUZIONE SPORTIVA”: ESPERIENZE NORMATIVE A CONFRONTO (di Emanuele La Rosa)
PLURALITÀ DEGLI ORDINAMENTI E MOLTEPLICITÀ DELLE SANZIONI. IL PRINCIPIO NE BIS IN IDEM TRA GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA STATALE (di Giangabriele Agrifoglio)

Parte IV - IL CONVEGNO: SETTIMANA DEL DIRITTO SPORTIVO (Messina, 3-7 dicembre 2018)

SPORT E MINORE ETÀ: PRINCIPI GENERALI E REGOLE DI SETTORE (di Roberto Amagliani)
FUNZIONE SOCIALE DELLO SPORT E DISABILITÀ (di Maria Luisa Chiarella)


ABSTRACT AND KEYWORDS

IL FLOP DEL S.VITO - GIGI MARULLA DI COSENZA E LA NECESSITÀ DEGLI STADI DI PROPRIETÀ (di Enrico Benvenuto)
Abstract: Questo breve articolo cercherà di affrontare un tema attuale e molto dibattuto: gli stadi di proprietà in Italia. Prendendo spunto da un quanto accaduto a Cosenza, dove a causa delle cattive condizioni del terreno di gioco, il direttore di gara ha deciso di non far disputare l’incontro in programma tra la squadra di casa il Cosenza e il Verona, ci si soffermerà successivamente sul perché sia necessario prendere ad esempio i modelli stranieri per far crescere il nostro calcio.

This short article will talk about a very actual and discussed argument: the privatization of the stadium in Italy. I will begin talking about what happened in Cosenza, where for the bad condition of the football field, the referee decided not to play the game between the home team Cosenza and the away team Verona. Subsequently, the focus will move on the reasons why it is necessary for the growth of the Italian football system to follow the example of the other European Team.

Keywords: Stadio - responsabilità oggettiva - privatizzazione - Serie B - NOIF - CGS

Stadium - strict liability - privatization - Serie B – NOIF - CGS

DIRITTI UMANI E SPORT: UNO STORICO ACCORDO TRA IL CONSIGLIO D’EUROPA E LA UEFA (di Oscar Prevosti)
Abstract: L’articolo, muovendo dalla firma del Memorandum d’intesa tra la UEFA e il Consiglio d’Europa del 30 maggio 2018, dopo averne analizzato brevemente i contenuti, mette in rilievo la rilevanza costituzionale degli interessi sottesi alla pratica sportiva, anche attraverso una breve disamina della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, e sostiene la necessità di un’applicazione piena ed effettiva delle garanzie costituzionali all’interno dell’ordinamento sportivo.

The paper analyses the content of the Memorandum of Understanding signed by UEFA and Council of Europe on 30 May 2018; then, it highlights the constitutional relevance of the interests underlying sports practice, also by a brief examination of the jurisprudence of the European Court of Human Rights, and it supports the need for effective implementation of constitutional guarantees in the sports system.

Keywords: Diritti umani – Sport – UEFA – Consiglio d’Europa – Corte Europa dei Diritti dell’Uomo

Human rights – Sports - UEFA – Council of Europe – European Court of Human Rights

LE COLLABORAZIONI IN AMBITO SPORTIVO DILETTANTISTICO TRA IL “DECRETO DIGNITÀ” E IL “JOBS ACT DEGLI AUTONOMI”: VECCHIE CRITICITÀ E NUOVI PROBLEMI APPLICATIVI (di Giorgio Giannini)
Abstract: Il saggio analizza l’impatto sui rapporti di lavoro all’interno delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e delle Società Sportive Dilettantistiche (SSD) della novella introdotta dal c.d. Decreto Dignità (Decreto n. 87 del 12 luglio 2018 convertito nella Legge n. 96 del 9 agosto 2018), con il quale il Legislatore ha abrogato le previsioni contenute nella Legge di Bilancio 2018 (l. n. 205 del 27 dicembre 2017) che, solo pochi mesi addietro, aveva introdotto la possibilità di esercitare “le attività sportive dilettantistiche (…) con scopo di lucro in una delle forme societarie di cui al titolo V del libro quinto del codice civile”. Evidenziate le novità introdotte dalla recente riforma, viene quindi analizzato il regime contrattuale applicabile ai rapporti di collaborazione in essere all’interno delle ASD e SSD e le criticità connesse all’applicazione del c.d. Jobs Act degli autonomi (d. lgs. n. 81 del 13 giugno 2017).

The essay analyzes the reform recently introduced by the so-called “Dignity Act” (Law Decree no. 87, 12 July 2018 (converted into Law no. 96, 9 August 2018) with regard to the employment relationships within Amateur Sports Associations (ASD) and Amateur Sports Companies (ASC); in particular, the essay focuses on the impact caused by the abrogation of the Budget Bill 2018 (Law no. 205, 27 December 2017) which, just few months ago, introduced the new institution of Amateur Sport Companies with profit purposes. Once highlighted the innovations, the essay explores the contractual frame applicable to the collaborations with Amateur Sports Association (ASD) and Amateur Sports Companies (ASC), as well as the issues arising from the application to those type of relationships of the so-called Self-employment Jobs Act (Legislative Decree no. 81, 13 June 2017).

Keywords: Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) - Società Sportive Dilettantistiche (SSD) Decreto Dignità - Collaborazioni coordinate e continuative - Jobs Act autonomi - Abuso dipendenza economica

Amateur Sports Associations (ASD) - Amateur Sports Companies (SSD) - Dignity Decree Coordinated and continuous collaborations - Self-employment Jobs Act - Abuse of economic dependence

RUSSIAN SPORT AND THE INTERNATIONAL SPORT SYSTEM (di Antonio Rocca e Francesco Alberti)
Abstract: Lo sport in Russia è da sempre espressione della politica del suo governo e se, da un lato, tale ingerenza ha prodotto effetti positivi, ad esempio ampi incentivi per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva e delle discipline sportive meno praticate, ha prodotto negli anni effetti disastrosi per l’intero movimento sportivo russo, quali, da ultimo, la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici dei propri atleti per “doping di Stato”. In Russia i principali organismi ai quali è affidata la gestione dello sport sono il Ministero dello Sport, che è responsabile dello sviluppo e dell’attuazione della politica statale e della regolamentazione legale-normativa nel settore della cultura fisica e dello sport ed il ROC, che è il Comitato Olimpico russo riconosciuto dal IOC e rappresenta la Russia nelle competizioni internazionali e coordina il Movimento Olimpico russo. La legislazione russa in materia sportiva fonda sostanzialmente le sue radici sulla Costituzione e sulla legge federale “sulla cultura fisica e lo sport” e per risolvere i conflitti che sorgono in tale settore la Federazione russa ha trovato nell’arbitrato il modo più qualitativo e operativo. Il RUSADA è un’organizzazione nazionale antidoping indipendente istituita in Russia nel 2008 e riconosciuta dal WADA nel medesimo anno. RUSADA ha l'obiettivo principale di sviluppare delle efficienti norme antidoping e dei metodi di controllo efficaci in conformità al Codice WADA, alla legislazione russa ed alle Convenzioni internazionali, al fine di proteggere la salute di atleti/e.

Sport in Russia has always been an expression of its government's policy and if, on the one hand, such interference has produced positive effects, for example large incentives for the development of sports facilities and less practiced sports, it has produced effects over the years disastrous for the entire Russian sports movement, such as, lastly, the lack of participation in the Olympic Games of their athletes for “state doping”. In Russia the main bodies entrusted with the management of sport are the Ministry of Sport which is responsible for the development and implementation of state policy and legal-regulatory regulation in the field of physical culture and sport and the ROC which is the Russian Olympic Committee recognized by the IOC and represents Russia in international competitions and coordinates the Russian Olympic Movement. The Russian legislation on sport basically bases its roots on the Constitution and on the federal law “on physical culture and sport” and to resolve the conflicts that arise in this sector, the Russian Federation found in the arbitration the most qualitative and operational way. RUSADA is an independent national anti-doping organization established in Russia in 2008 and recognized by WADA in the same year. RUSADA has the main objective of developing efficient anti-doping rules and effective control methods in compliance with the WADA Code, Russian legislation and international conventions in order to protect the health of athletes.

Keywords: Russia - Federazione russa - Ministero dello Sport Russo - Comitato Olimpico Russo Agenzia Antidoping russa (RUSADA) - Doping di Stato - Atleti russi

Russian - Russian Federation - Ministry of Sport of the Russian Federation - Russian Olympic Committee - Russian Anti-Doping Agency (RUSADA) - Russian athletes

LA REPRESSIONE PENALE DELLA “CORRUZIONE SPORTIVA”: ESPERIENZE NORMATIVE A CONFRONTO (di Emanuele La Rosa)
Abstract: Il contributo analizza i rapporti tra diritto penale e fenomeni corruttivi in ambito sportivo. Dopo una ricostruzione dell’evoluzione della legislazione italiana, culminata dell’introduzione del delitto di “Frode in competizioni sportive” previsto dall’art. 1 l. 13 dicembre 1989, n. 401, si passano in rassegna le soluzioni adottate dai principali ordinamenti europei. La conclusione a cui si perviene – avvalorata dalla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive” (2014) – è che sia opportuna una incriminazione della corruzione sportiva autonoma e distinta dalla corruzione privata generalmente intesa.

The essay analyzes the relationship between criminal law and bribery in sports. After a reconstruction of the evolution of Italian legislation, culminating in the introduction of the crime of “Manipulation of sports competitions”, provided by art. 1 l. December 13, 1989, n. 401, the solutions adopted by the main European laws are reviewed. The conclusion reached – confirmed by the “Council of Europe Convention on the Manipulation of Sports Competitions” (2014) – is that it is appropriate to criminalize autonomous sporting bribery in sports, distinct from other forms of private bribery.

Keywords: Corruzione - Frode in competizioni sportive - Diritto penale - Diritto comparato

Bribery - Manipulation of sports competitions - Criminal law - Comparative law

PLURALITÀ DEGLI ORDINAMENTI E MOLTEPLICITÀ DELLE SANZIONI. IL PRINCIPIO NE BIS IN IDEM TRA GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA STATALE (di Giangabriele Agrifoglio)
Abstract: Il lavoro si occupa dell’evoluzione del divieto di ne bis in idem all’interno dell’Unione europea alla luce di una rilettura in chiave “sostanzialistica” operata, sulla base dei c.d. Engel criteria, dalla recente giurisprudenza comunitaria e nazionale. Più precisamente, secondo tale orientamento interpretativo, tale divieto potrebbe risultare violato a prescindere dalla qualifica “penale” attribuita dagli Stati alle sanzioni o ai procedimenti giudiziari volti a punire più volte il medesimo fatto. Sulla base di tali considerazioni ci si chiederà se tale divieto possa oggi operare laddove a concorrere siano sanzioni o procedimenti promananti da diversi ordinamenti giuridici, e si analizzeranno, in particolare, le possibili violazioni del ne bis in idem nei rapporti tra ordinamento giuridico sportivo e ordinamento giuridico statale.

The essay analyses the evolution of the ne bis in idem prohibition in European Union law, from a “substanzialistic” viewpoint based on the so called “Engel criteria”, by looking at the development of the European and national case law. More specifically, according to such orientation, the ne bis in idem prohibition may be violated even though the sanctions or the proceedings aimed at sanctioning more than once the same fact are not qualified as falling under criminal law. On the basis of the foregoing, the author poses the question as to whether the prohibition can be enforced should said sanctions or proceedings stem from concurrent legal systems, and particular attention is paid to possible infringements of the ne bis in idem principle where both the sports and the state legal systems apply.

Keywords: Ne bis in idem – Calciopoli - principio di proporzionalità - giustizia sportiva

International sport - international political relations - doping - violence in sporting events - discrimination - corruption

SPORT E MINORE ETÀ: PRINCIPI GENERALI E REGOLE DI SETTORE (di Roberto Amagliani)
Abstract: Il testo ripropone l’intervento presentato nell’ambito della “Settimana del Diritto Sportivo” organizzata dall’Università di Messina; il tema dell’attività sportiva praticata dagli atleti minori e delle tutele che devono essere garantite, sia nell’ambito dell’attività agonistica che in quella puramente amatoriale, viene analizzato con riferimento ai profili di diritto civile, nell’ottica della garanzia del “diritto allo sport” come componente del diritto allo sviluppo della personalità del minore.

The paper reflects a speech given at the “Sports Law Week” organized by the University of Messina. the sporting activities performed by under-age athletes, and consequently the protections they should enjoy both in agonistic and in the purely amateur sports, are analyzed from a civil law perspective and are considered as a key tool to guarantee a “right to sport” as part of the right to the development of minors' personality.

Keywords: diritto allo sport - atleti di minore età - sviluppo del minore e tutela della personalità

“right to sport” - under-age athletes - development and protection of the minor's personality

FUNZIONE SOCIALE DELLO SPORT E DISABILITÀ (di Maria Luisa Chiarella)
Abstract: Prendendo le mosse dalla considerazione del “diritto allo sport” quale diritto ascrivibile al catalogo dei diritti umani, il contributo2 analizza il diritto allo sport per i soggetti con disabilità, nell’ottica dello sviluppo delle strategie di inclusione sociale. Dalla dimensione puramente medica si passa ad una visione “sociale” della disabilità, per la quale l’accesso alla pratica sportiva ed alla dimensione di comunità rappresentano elemento fondamentale per superare le barriere fisiche e relazionali. In particolare, ci si sofferma sugli incentivi che possono provenire dai nuovi sviluppi tecnologici e dai nuovi dispositivi smart ed IoT, che possono aumentare non solo il grado di informazione ma altresì il grado di accessibilità delle attività sportive per i soggetti con disabilità.

Based on the postulation that the “right to sport” is part of the human rights, the essay analyzes the right to sport for athletes affected by disabilities, in view of the development of social inclusion strategies. Starting from a purely medical perspective, attention is then paid to a "social" vision of the disability, for which access to sports activities and to a sports community dimension constitutes a condition necessary to overcome the physical and relational barriers. More specifically, the author focuses on the incentives arising from the technological developments and the new smart and IoT devices, which are able to enhance not only the degree of information but also the degree of accessibility to the sports activities for the benefit of disabled athletes.

Keywords: Atleti con disabilità - Diritto allo sport - Inclusione sociale - Superamento delle barriere strutturali e relazionali

Athletes with disabilities - Right to sport - Social inclusion - Overcoming structural and relational barriers

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IL FLOP DEL S.VITO - GIGI MARULLA DI COSENZA E LA NECESSITÀ DEGLI STADI DI PROPRIETÀ (di Enrico Benvenuto)
DIRITTI UMANI E SPORT: UNO STORICO ACCORDO TRA IL CONSIGLIO D’EUROPA E LA UEFA (di Oscar Prevosti)
LE COLLABORAZIONI IN AMBITO SPORTIVO DILETTANTISTICO TRA IL “DECRETO DIGNITÀ” E IL “JOBS ACT DEGLI AUTONOMI”: VECCHIE CRITICITÀ E NUOVI PROBLEMI APPLICATIVI (di Giorgio Giannini)
RUSSIAN SPORT AND THE INTERNATIONAL SPORT SYSTEM (di Antonio Rocca e Francesco Alberti)
LA REPRESSIONE PENALE DELLA “CORRUZIONE SPORTIVA”: ESPERIENZE NORMATIVE A CONFRONTO (di Emanuele La Rosa)
PLURALITÀ DEGLI ORDINAMENTI E MOLTEPLICITÀ DELLE SANZIONI. IL PRINCIPIO NE BIS IN IDEM TRA GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA STATALE (di Giangabriele Agrifoglio)
SPORT E MINORE ETÀ: PRINCIPI GENERALI E REGOLE DI SETTORE (di Roberto Amagliani)
FUNZIONE SOCIALE DELLO SPORT E DISABILITÀ (di Maria Luisa Chiarella)